Meteo, un grande inverno in arrivo a dicembre 2022
Durante la vigilia della fase acuta dell’Inverno, notiamo un rilevante interesse per le ondate di freddo, ma più che altro quelle che possono dare la neve. Il freddo asciutto poco interessa, anzi, spesso viene detestato e visto come una sconfitta.
Chi abita nelle regioni tirreniche accende l’attenzione perché le irruzioni d’aria fredda che vengono da nord ovest, potrebbero dare maltempo, vento, freddo e neve sino alle bassissime quote. A volte anche in pianura.
In prima fila nella vigilanza del meteo di nord ovest ci sono gli abitanti della Sardegna, che dalla porta della Valle del Rodano vedono le maggiori nevicate. Ma anche chi vive in Sicilia decanta il nord ovest perché caccia via l’aria d’Africa che non raramente spazza via il suo estremo tepore.
In Adriatico si sa, che il freddo con la neve giungono soprattutto da nord est, ma anche il nord ovest può dare eventi meteo rilevanti con nevicate e freddo, perché l’ostacolo alpino è distante e la sua protezione svanisce.
Per dire, non c’è mai una previsione meteo che accontenta tutti gli appassionati assieme di neve nel proprio orticello, per glorificare l’inverno come super, e dimenticare le anomalie del clima ormai prevalenti, e magari l’estate asfissiante, poter esibire foto e video nei social network che c’è la neve l’hanno vista!
L’attesa della neve c’è ovunque in Italia, in montagna per ragioni economiche, ma anche per bilanciare le troppe anomalie del clima con una parvenza di normalità.
La neve porta equilibrio, e in Italia una bella nevicata manca da tanto, troppo tempo. Eppure negli ultimi dieci anni le forti nevicate con il gelo, nonostante gli inverni mitissimi, si sono avuti in Spagna due anni fa, con disagi rilevantissimi. Madrid non vedeva così tanta neve da decenni. Come la neve dello scorso anno ad Atene, caduta smodatamente abbondante da mandare in tilt il traffico stradale, con migliaia di auto bloccate nelle autostrade.
Ma la neve fa ormai notizia anche oltralpe, per dire, una bufera di neve non si vede da alcuni anni su Londra, dove l’ultima ci fu nel marzo 2018, come anche a Parigi. Ma ormai nevica poche volte all’anno anche nella ben più gelida Berlino, come pure a Vienna.
Il clima di questo decennio è stato mite più dello stesso periodo precedente, e i più giovani la neve nei loro luoghi la ricordano appena, e quando nei libri a scuola leggono che il clima d’inverno da loro è freddo con anche vari giorni di neve, un po’ non ci credono perché di neve han visto solo poltiglia o fiocchi che si fondono a contatto con gli oggetti.
Eppure, di anni senza o poca neve ce ne furono anche in periodi climatici folli come quelli della Piccola Era Glaciale, una lunga fase climatica rigida che durò circa 250-300 anni, e terminò a fine del 1800. Però, chi visse allora, di neve e gelo ne vide eccome.
Per finire, questa voglia di neve porta a delusioni profonde perché non succede questo o quel fenomeno meteo, perché i modelli matematici ritrattano una previsione. Sapete che vi dico? Beh, quando non c’era internet, la meteo era più bella e genuina. Tutti noi che avevamo passione per la meteorologia, ogni sera ci piantavamo davanti alla TV per seguire loro, i signori della meteo, per udire le novità. L’attenzione di quegli istanti era così elevata che ricordavamo a mente le mappe mostrate e ogni parola del meteorologo. Ohi quante emozioni si avevano.
Che bei tempi ragazzi miei, noi appassionati di meteo e neve eravamo visti come persone fissate, con la testa matta. Ci fu poi Internet a sdoganare questa presunta nostra testa matta, con i primi siti meteo che crearono una rete di appassionati che condividevano la loro passione. Nacquero i segnatempo, i forum, dove con dovizia di particolari si raccontava la meteo pura, senza le offese che oggigiorno si fanno nei social, luogo sempre più degradato per colpa di tutti noi. Pensate che a quei tempi si facevano i raduni meteo, le cene e i pranzi.
In alcuni pranzi eravamo così tanti da dover prenotare dei pullman per muoverci verso la meta, dove si andava in una sala di ricevimenti perché eravamo tantissimi, a centinaia. Erano bei tempi quelli, la meteo era genuina, dove anche allora si parlava, in tutti i siti web meteo, di previsioni meteo a lungo termine, e soprattutto, si sbagliava molto più spesso che ai tempi d’oggi, in quanto i modelli matematici attuali sono ben più efficienti. Ma in quegli anni c’era una maggiore voglia di formazione da dare e acquisire, il rispetto, la voglia di partecipare e apportare ciascuno il sapere.
Ora siamo a dicembre, periodo ideale per parlare di quei fenomeni meteo che dovrebbero fare del nostro tempo, senza sbarellare, però, perché l’Italia non è la Finlandia, e la neve con il freddo non sono il fenomeno atmosferico invernale prevalente.
fonte mtg