Meteo luglio 2022: rinforza l’ anticiclone, tempo in miglioramento Nella seconda parte della settimana potrebbe farsi ancora una volta strada l’alta pressione: è probabile l’innesco della quarta ondata di caldo che coinvolgerà tutta l’Italia
METEO NUOVA SETTIMANA
Nella prima parte della prossima settimana ci troveremo sempre sul bordo orientale dell’alta pressione, con temperature che non dovrebbero variare di molto rispetto a domenica. In questa situazione le regioni un po’ più fresche saranno quelle adriatiche e buona parte del Sud mentre altrove, soprattutto in Pianura Padana, nelle regioni centrali tirreniche e in Sardegna, di pomeriggio si andrà oltre i 30 gradi con punte di 32-33 gradi.
INSTABILE SULLE ALPI LUNEDI’
Rispetto a domenica ci sarà maggior instabilità con possibilità di qualche breve rovescio o temporale lunedì 11 luglio sulle Prealpi lombarde, orientali e le Alpi occidentali.
Martedì 12 instabile sui rilievi del Centro, specie tra Abruzzo e Lazio e sull’Appennino meridionale.
Da mercoledì 13 luglio la circolazione atmosferica potrebbe cambiare nuovamente. Sarà ancora una giornata soleggiata al Centro-Nord mentre l’instabilità sarà concentrata all’estremo Sud, in particolare sui rilievi calabro-lucani, con rovesci e temporali soprattutto pomeridiani.
METEO DAL 15-16 LUGLIO 2022
Nella seconda parte della settimana gradualmente potrebbe farsi ancora una volta strada l’alta pressione: si tratterebbe anche stavolta dell’anticiclone africano responsabile di un nuovo incremento delle temperature.
In base ai dati attualmente a disposizione, è probabile l’innesco della quarta ondata di caldo dell’estate che coinvolgerà tutta l’Italia da nord a sud. La tendenza appena descritta presenta ancora un certo margine di incertezza, per maggiori dettagli invitiamo a seguire i prossimi aggiornamenti. (fonte meteo.it)
TENDENZA LUGLIO 2022, PARTE FINALE
Nota redazionale: riteniamo, una quarta considerevole e notevole ondata di caldo nella seconda parte di luglio 2022, praticamente certa. L’ alta pressione comincerà, inizialmente, a portare i suoi massimi di pressione tra Francia e Spagna e poi, a piccoli passi, a spostarli verso est interessando in via principale le regioni settentrionali e tirreniche prima e poi pesantemente quelle adriatiche e meridionali.