Meteo: vortice polare. Conseguenze su inverno 2022-2023

Il meteo

meteo con vortice polare 74387 - Meteo del Vortice Polare influenzerà i prossimi mesi e soprattutto l’Inverno 2022-2023

A fine agosto si è formato il Vortice Polare stratosferico, quel fenomeno che spesso citiamo durante la stagione invernale regola la situazione meteo climatica del nostro Emisfero nel semestre freddo.

Farà caldo, freddo, pioverà o ci sarà siccità? Nevicherà e dove? Iniziano a popolare la sezione delle previsioni stagionali quelle dell’inverno 2022-2023, attesissimo soprattutto in Europa dopo il meteo caldissimo della stagione precedente, proseguito con un’anomalia primaverile straordinaria, ed eccezionale, persino record dell’Estate 2022.

METEO INVERNO 2022-2023 VORTICE POLARE

Le onde generate dal flusso ondulatorio della Corrente a Getto nelle medie latitudini è noto come Onde di Rossby. Tali onde si possono propagare verticalmente dalla Troposfera alla Stratosfera quando i venti sono occidentali, ma ciò succede quasi solo con le onde più massicce ed estese.

Nella Stratosfera queste onde possono rompersi. Un esempio sono le onde che si infrangono su una spiaggia. Tale manifestazione decelera il Jet notturno polare. Vari fenomeni troposferici possono alterare la quantità di attività delle onde emanate dalla Troposfera, come il blocco e la convezione tropicale, ma la stessa Stratosfera può respingere tale manifestazione. Ad esempio, se il Vortice Polare è troppo forte, le onde non possono propagarsi al suo interno, ostacolando il tempo perturbato nelle medie latitudini. Ed ecco perché è molto importante conoscere lo stato del Vortice Polare.

Nell’emisfero settentrionale, la presenza e morfologia di amplissime terre emerse, con le loro catene montuose, possono ostacolare le onde in quota; pertanto, le Onde di Rossby sono più intense nell’emisfero meridionale.

VORTICE STRATOSFERICO

Di conseguenza, il Vortice stratosferico artico è molto più debole e più variabile della sua controparte antartica. È per questo motivo che, a differenza dell’Antartico, nella Stratosfera artica non si forma ogni inverno un grande buco di ozono. Le temperature molto più basse all’interno del Vortice Antartico consentono la formazione di nubi stratosferiche polari che favoriscono l’esaurimento dell’ozono.

Cos’è un improvviso riscaldamento stratosferico?

Ci riferiamo allo Strat Warming, spesso, anche troppo confuso con una previsione di gelo e nevicate imminenti a casa propria. Ma questa interpretazione è una fesseria che smorza a dismisura l’importanza del fenomeno stratosferico.

 

Un estremo indebolimento del Vortice Polare avviene sovente a seguito di un improvviso riscaldamento stratosferico (SSW), così chiamato a causa del rapido aumento della temperatura della Stratosfera Polare (~50°C in pochi giorni). Associata al rapido aumento della temperatura avviene una drammatica decelerazione del getto notturno polare. Quanto questo fenomeno è particolarmente forte, l’evento può essere classificato come un SSW maggiore (solitamente definito come venti medi zonali orientali a 10hPa e 60°N).

 

I principali SSW si verificano circa una volta ogni due inverni nell’Artico (si vedano le pubblicazioni di Lee e Butler nel 2020), mentre solo uno è stato osservato in Antartide nel 2002, mentre nel 2019 se ne stava per realizzare un altro.

 

Gli SSW assumono una varietà di forme. Le due categorie più comuni sono quelle in cui il Vortice Polare viene spostato via dal Polo originato in gran parte dall’amplificazione dalle onde stratosferiche. C’è poi un’altra conseguenza nota come split polare, che avviene quanto il Vortice Polare viene spezzato in due vortici più piccoli e ben distinti, quasi autonomi tra loro, e viene avviato in gran parte da un’amplificazione del numero d’onde.

 

Un esempio di un SSW completamente diviso fu quello del gennaio 2009. Nella mappa potete osservare un Vortice Polare indisturbato, e quindi molto intenso, nel febbraio 2020. Il Vortice spezzato in due può perdurare per diverse settimane fino a quando non torna allo stato iniziale.

 

 

Conseguenze

Le conseguenze di un Vortice Polare che si rompe in due sono quella di una sensibile rivoluzione delle correnti in Troposfera, dove avvengono i fenomeni meteorologici. Si realizzano movimenti di enormi masse d’aria calda e fredda. Pertanto, alcune aree vedono ondate di gelo o freddo, altre un aumento della temperatura. Pertanto, uno split polare non porta il gelo obbligatoriamente in Italia. Ma può succedere che avvenga ben più di quanto abbiamo un Vortice Polare forte.

Quando, invece il nucleo del Vortice Polare si sposta verso sud, e lo vediamo non di rado, quasi ogni inverno nel Nord America, questa novità comporta un peggioramento dello stato delle condizioni meteo, con cicloni, freddo, maltempo, e direi grosse tormente di neve.

Il nucleo del Vortice Polare può spostarsi anche in Europa, con medesime conseguenze, compresa l’Italia, ma nell’ultimo decennio questo fenomeno è stato quasi assente alle nostre latitudini.

METEO, PREVISIONI INVERNO 2022-2023

L’evoluzione del Vortice Polare generalmente non va oltre le due settimane di previsione, così come anche lo Strat Warming che ne causa la sua instabilità. Pertanto, non sappiamo cosa succederà nei prossimi mesi, fermo restante che le conseguenze del Vortice Polare influenzeranno le condizioni meteo invernali anche dell’Italia, assieme ad altri fenomeni atmosferici.

Meteo giornale

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