Meteo: Capodanno 2023 con caldo record. Guardate che valori

Meteo Capodanno 2023: sarà il caldo ancora protagonista. Cambio di Rotta Invernale: Il clima mite e il possibile maltempo sono ora previsti subito dopo Capodanno, nonostante il periodo invernale sia alle porte. L’anticiclone persiste sull’Italia, mantenendo il clima anomalo al quale ormai ci siamo abituati. Il previsto cambiamento tra San Silvestro e Capodanno sembra attenuato dalla resistenza dell’anticiclone contro l’arrivo di correnti nordiche. Il clima, tutto fuorché invernale, continuerà per diversi giorni, mitigato dalle inversioni termiche legate all’anticiclone, con temperature sopra la media, specialmente in montagna.

Meteo Capodanno
Termometro in salita

Questa situazione perdurerà quasi invariata fino alla fine dell’anno, nonostante una parziale erosione dell’alta pressione a causa del progressivo spostamento verso sud del flusso atlantico, portando crescenti infiltrazioni d’aria umida in Italia.

Contesto umido e molto mite

Il contesto rimarrà tutto tranne che invernale, con un flusso umido occidentale che causerà nuvolosità diffusa lungo le regioni tirreniche e al Nord. Alcune deboli piogge colpiranno le zone più esposte ai rilievi, soprattutto tra Liguria e Toscana. Il ritorno dell’inverno, inizialmente annunciato per Capodanno, sembra rimandato. L’ingresso previsto di un fronte perturbato collegato a una saccatura non riuscirà a penetrare nel Mediterraneo, influenzando solo marginalmente il Nord con una perturbazione che si sposterà verso est.

Temperature in aumento

Nonostante indebolisca l’anticiclone, questo fronte potrebbe preparare il terreno per un periodo più dinamico, con una serie di perturbazioni che potrebbero colpire l’Italia, abbassando ulteriormente il flusso perturbato subito dopo Capodanno.

Meteo che peggiora: inizio gennaio 2024 con perturbazione atlantica

Un cambiamento meteo significativo è atteso tra il 2 e il 3 gennaio, con un effettivo ritorno dell’inverno. Le ultime proiezioni meteorologiche indicano l’arrivo di una vasta saccatura alimentata da correnti fredde di origine artica, con l’aria più fredda che potrebbe innescare la formazione di un vortice di bassa pressione sui mari italiani. L’inverno potrebbe quindi farla franca con un lieve ritardo rispetto alle previsioni, ma aspettiamo ulteriori conferme.

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